A più di due anni dalla posa del primo vetro, continua il lavoro di posa vetri del team Cristelli e delle nostre gru a Milano. Dopo aver terminato la posa di lastre di vetrocamera di dimensioni variabili fino a 3x6m con peso massimo di circa 1.500 kg, recentemente la nostra squadra ha affrontato con successo una sfida ancor più delicata. Questa volta le vetrocamere avrebbero avuto un peso massimo di 2.500 Kg e sarebbero state posate a 60m di altezza.

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Fine novembre, è quasi Natale e tutti si preparano ad addobbare piazze, case e palazzi. Alla Cristelli, ad un anno di distanza dalla spedizione in Norvegia, è stato commissionato *IL* trasporto. Quello più difficile, non tanto per il trasporto eccezionale in sé, ma per le variabili che influivano sulla sua preparazione e per l’impatto che questo avrebbe avuto: trasportare un grande abete da Folgaria fino a Milano. Avremmo consegnato il grande albero di Natale a una delle piazze più belle d’Italia: Piazza Duomo.

Dopo i grandi preparativi, è arrivato il momento. Lunedì mattina, i mezzi sono pronti a partire e un po’ alla volta prendono la strada verso gli Altipiani Cimbri, a Passo Coe. C’è lo Scania R560, dotato di Gru Effer 655, accompagnato da un semirimorchio a telaio telescopico, con al seguito un’autogru Liebherr LTM1200 della Santoni Costruzioni di Dro.

Una volta arrivati i mezzi, gli operai presenti sul posto si sono messi al lavoro per il taglio e la preparazione del grande abete rosso: una pianta alta 30 metri con un ampiezza massima dei rami che arrivava fino a 7 metri e un peso di circa 9000 kg. Dopo aver agganciato la pianta all’autogru, questa è stata definitivamente tagliata e sollevata fino all’autoarticolato, dove è stata adagiata con il supporto della gru Effer 655. La scelta del semirimorchio è stata difficile, ma necessaria viste le peculiarità del tragitto: un trasporto di una simile lunghezza attraverso una strada di montagna richiede non solo l’uso di un mezzo a telaio telescopico, ma soprattutto quello di un veicolo dotato di assi a sterzata idraulica per poter affrontare i tornanti.

Una volta tagliato il fusto, gli addetti hanno dovuto affrontare un altro problema: ridurre significativamente la sagoma della pianta per permettere al mezzo della Cristelli di affrontare il tragitto, non solo lungo il percorso di montagna, ma anche attraverso le città di Trento e Milano. Una pianta di dimensioni simili ha purtroppo reso necessario il sacrificio di molti rami, che sarebbero stati però innestati una volta giunti a destinazione. La pratica viene spesso utilizzata in casi simili, in assenza di alternative concrete.

Cristelli - Trasporto eccezionale

Martedì sera, motori accesi ed è tutto pronto per la partenza. Si accendono i lampeggianti, si illumina la scritta “Trasporto Eccezionale” e parte la prima scorta tecnica per far strada al camion e al suo maestoso carico. Da lì sarebbe stata una sfida ad ogni curva e ogni tornate, circa una trentina fino a Trento. Dopo quasi 3 ore l’autoarticolato e le due scorte tecniche arrivano finalmente al casello autostradale dove poi sarebbe iniziato un viaggio tutto in discesa.

Cristelli - Trasporto eccezionale, l'arrivo a Milano

Un’impresa importante che ha coinvolto una decina di operai trentini per quasi tre giorni di lavoro, da Folgaria fino all’arrivo in Piazza Duomo a Milano. Un viaggio iniziato un freddo lunedì mattina e portato a termine il mercoledì seguente all’alba, dal Trentino al cuore della Lombardia. Un’altra grande soddisfazione per la Cristelli, che ha eseguito il trasporto eccezionale senza alcun intoppo.

Come ogni anno, anche quest’anno non sono mancate le critiche sui social per le condizioni spoglie della pianta all’arrivo, effetto inevitabile viste le infinite variabili che influivano sul trasporto. Tuttavia, grazie all’ottimo lavoro degli operai presenti a destinazione, l’8 dicembre si è acceso uno dei 10 alberi più belli d’Italia (ilgiorno.it – 21/12/2015) e – a parer nostro – uno dei più belli tra quelli visti in Piazza Duomo a Milano negli ultimi anni.


Nella splendida cornice di Galleria Alberoni a Piacenza si è tenuta lo scorso ottobre la Cerimonia di consegna degli Italian Lifting & Transportation Awards 2015, alla quale hanno partecipato anche quest’anno oltre 190 tra rappresentanti delle principali imprese italiane di sollevamento e trasporti eccezionali e personalità del mondo politico e istituzionale.

L’evento, arrivato in Italia nel 2013, rappresenta una vetrina per i migliori operatori del settore nel resto d’Europa e in America e ha l’intento di mettere in luce e valorizzare il lavoro altamente specializzato delle imprese del nostro settore, motivo per cui il concorso pone particolare attenzione a:

a) complessità del lavoro svolto
b) soluzione dei problemi adottata
c) modalità e tempi di esecuzione del lavoro
d) sicurezza sul cantiere.

Siamo quindi particolarmente fieri che a Cristelli S.r.l. sia stato riconosciuto il prestigioso premio ILTA, già vinto anche nel 2013.

Il progetto

Cristelli S.r.l. si è distinta questa volta per un lavoro di alta specializzazione, professionalità e attenzione al dettaglio iniziato nel settembre 2014, assegnato da un’azienda cliente specializzata in serramenti, rivestimenti e facciate continue con realizzazioni sia in Italia che all’estero. In una location d’eccezione, già protagonista e padrona di casa di Expo 2015, nasce il complesso – ideato da un affermato studio di architettura – che si sviluppa su una superficie di 19.000 mq. L’opera unisce tradizione e innovazione, restauro e nuovo, affiancando edifici preesistenti a nuove costruzioni.

La possibilità di essere parte di un progetto ambizioso e originale ci ha coinvolti da subito e spronati a organizzare nei minimi dettagli ogni nostro intervento, per garantire una perfetta esecuzione. Uno degli elementi essenziali del nostro operato è da sempre un’attento studio e valutazione dell’ambiente in cui ci troviamo ad operare, analizzando a priori i possibili scenari e le ipotesi di intervento.

Il nostro contributo a quest’opera architettonica è consistito nella posa di lastre di vetrocamera di dimensioni variabili fino a 3 metri di larghezza per 6 metri di altezza, per uno spessore di 10 cm e un peso massimo di circa 1.500 kg.

Ai fini della riuscita delle operazioni si è posta come condizione essenziale per l’affido dei lavori quella di preparare un team composto esclusivamente da nostro personale addestrato, sia per la movimentazione dei carichi che per la posa in opera delle lastre in vetro. L’esecuzione dei lavori da parte di personale Cristelli, sia per la fase delle manovre che per la messa in sede dei vetri, ha permesso di raggiungere un ottimo livello di intesa e coordinamento, grazie a operatori che “parlano la stessa lingua”.

A capo delle operazioni – che hanno visto il coinvolgimento di alcuni nostri mezzi tra cui la Minigru Unic 095 e la Gru Effer 1750 – abbiamo messo il nostro Scania R560, anno di immatricolazione 2013, un trattore stradale a 3 assi che monta una Gru Effer 655 6S + JIB 6 S. Il passo corto del camion ha garantito ingombri ridotti, spazi di manovra compatti per una sicura e miglior performance nella movimentazione.


Sabato mattina, a Pergine Valsugana manca ancora qualche ora all’alba. Luca e Simone, assonnati ed emozionati, salgono a bordo dello Scania, accendono i motori, un’ultima sbirciatina ai chilometri che mancano a destinazione… e via. È così che, dopo settimane di preparativi, inizia l’avventura della Cristelli S.r.l. di Miola alla scoperta del Nord Europa.

Lo stile dell’impresa trentina dell’edilizia green, la BioHabitat di Folgaria, ha conquistato alcuni imprenditori norvegesi ed è stata scelta per la realizzazione di un progetto di costruzione nel centro cittadino di Tromso, a poche centinaia di chilometri da Capo Nord. La riuscita di un tale progetto richiede la collaborazione di partner fidati e competenti, ed è così che la pluriennale e vincente collaborazione con BioHabitat ha portato camion e gru della Cristelli alla scoperta nella Norvegia del Nord.

Così, quel sabato mattina di fine novembre, i due ragazzi dell’azienda pinetana, entrambi giovanissimi, dirigono il mezzo verso nord e ben presto lasciano l’Italia per attraversare prima l’Austria fino a Kufstein e poi una gelida Germania fino al porto di Rostock. Lì, lo Scania con gru Cormach 34000 e 36 metri cubi di pannelli in legno trentino si imbarcano su un traghetto per la Svezia, dove all’alba del giorno successivo verrà toccata terra scandinava per la prima volta. Distese di pianura e un timido sole arancione all’orizzonte accolgono Luca e Simone, che chilometro dopo chilometro conducono il mezzo a destinazione. Ben presto lo stereotipo del Nord diventa realtà: le strade si coprono di un manto nevoso che non li abbandonerà mai fino al loro ritorno, la luce del giorno dura sempre meno. Dalla Svezia alla Finlandia le condizioni delle strade si fanno sempre più difficili, e attraversare la Lapponia ha richiesto un’attenzione particolare. Molti sono i tir che faticano ad attraversare quella “pista di ghiaccio”, come l’hanno definita gli autisti della Cristelli. Alcuni mezzi sono addirittura arenati a bordo strada, davanti alle renne che osservano indifferenti. Ma lo Scania dell’azienda pinetana è ben attrezzato per l’avventura a Nord, e i due autisti, attenti e capaci, raggiungono il confine norvegese sani e salvi, ed entrano finalmente sull’isoletta di Tromso. Quattro giorni di viaggio, più di 3500 km, e il mezzo di Pinè è il primo a raggiungere la destinazione, dove nei giorni seguenti sarebbero arrivati altri due tir con il carico dal Trentino.

Giusto il tempo di riposare e incontrare il resto della squadra, ed i lavori di costruzione hanno inizio. Le giornate cominciano al buio e finiscono al buio, la temperatura non sale mai sopra gli 0 gradi e la neve si fa vedere un giorno si e uno no. Poche sono le ore di luce a dicembre nel nord della Norvegia, e il sole non sale mai oltre l’orizzonte. Ma l’obiettivo è uno solo: rispettare i tempi di costruzione e dimostrare ai colleghi scandinavi di cosa sono capaci i trentini.

Nove giorni dopo, sotto un cielo illuminato solo dall’aurora boreale, la gru dei Cristelli finisce il suo lavoro di posa e lascia il cantiere di Tromso, dove i lavori verranno terminati dagli operai della BioHabitat e della Eurocoperture, altra impresa trentina coinvolta nel progetto.

Dopo quasi 20 giorni e 8000 km, Luca e Simone rientrano a Pergine con il camion, sani e salvi, molto stanchi, ma soddisfatti. E tanta è anche la soddisfazione della famiglia Cristelli, che nonostante i tempi difficili è riuscita a dimostrare che con le persone giuste, tanta volontà e attrezzature adeguate è possibile superare anche quelle sfide che sembrano impossibili.


La squadra Venpa – Cristelli è stata ingaggiata da Stahlbau Pichler per la spettacolare operazione di messa in sicurezza del tetto della stazione di valle della funivia Col Margherita, che dal passo S. Pellegrino arriva a Col Margherita.

La struttura portante della copertura, che con il peso della neve si era pericolosamente incurvata, minacciava di far chiudere l’impianto che giornalmente porta migliaia di sciatori sulla montagna antistante.

L’operazione – che consisteva nel posizionare quattro colonne a traliccio alte circa 12 mt a sostegno della copertura – è durata 24 ore senza sosta ed è stata portata a termine con successo grazie all’utilizzo di una Effer 655 e due Genie 3246.


Alla Cavit, nello stabilimento di Ravina (TN), è entrata in funzione la nuova linea automatica di fabbricazione Bertoldo S.p.a.

Per le operazioni di movimentazione dei vari elementi che compongono la macchina sono stati impiegati i mezzi Cristelli, in particolare la gru Effer 1750 e il carello elevatore da 8 ton.


È iniziata in questi giorni la demolizione dell’ospedale di Mezzolombardo. Cristelli è stata incaricata di rimuovere le gronde di cemento armato (contenenti onduline in cemento-amianto) e portarle a terra. Il servizio di smaltimento amianto verrà gestito dalla stessa Cristelli che trasporterà le gronde in una discarica autorizzata a riceverle.

Nel cantiere sono impegnati due operai specializzati nel trattamento dell’amianto, una piattaforma 24 metri e, a turno, le Effer 1750 e 585 a seconda dello sbraccio necessario. L’intera operazione si concluderà nel giro di 10 giorni.

Progetto di rimozione, trasporto e smaltimento amianto - Trento - Cristelli


Con l’ingresso in azienda delle nuove minigru UNIC non c’è più limite alla creatività per affrontare ogni esigenza di sollevamento: capaci di infilarsi negli spazi più ristretti, grazie al carro cingolato, permettono di operare su qualsiasi tipo di superficie, anche la più delicata. Il peso ridotto della macchina ed il formidabile rapporto peso gru/peso sollevato costituiscono il punto di forza di quella che si può definire una mini-rivoluzione nel mondo dei sollevamenti.

Le minigru UNIC trovano il loro impiego ottimale in quei sollevamenti che altrimenti verrebbero effettuati con mezzi di fortuna, a discapito di sicurezza ed economicità. Il fattore tempo e la garanzia di un servizio svolto da operatori qualificati e di esperienza, gli stessi che da anni operano in tutto il Trentino – Alto Adige con circa 2000 interventi l’anno, attribuiscono a questa soluzione il carattere di vero e proprio investimento ai fini della sicurezza nei cantieri.

Uno degli elementi più importanti di questo ritrovato di tecnologia ed innovazione è indubbiamente lo scarso impatto ambientale: questi mezzi infatti sono i più ecologici della categoria ad alimentazione diesel presenti sul mercato. Fattore di rilievo è la possibilità di gestire alternativamente la modalità di alimentazione diesel con quella a corrente elettrica, rendendo più tollerabile la coesistenza di macchina ed operatori di cantiere, eliminando rumore e fumi di scarico.